"Cos'è dunque l'umile Psiche in origine? Un soffio che passa, un seme che ondeggia, un uccello battuto dai venti, che emigra di vita in vita. E tuttavia, di naufragio in naufragio, attraverso milioni di anni, è diventata la figlia di Dio, e non ha più altra patria che il cielo! Ecco perché la poesia greca, con un simbolismo così profondo e così luminoso, ha paragonato l'anima ad un insetto alato, ora verme della terra, ora farfalla celeste. Quante volte è stata essa crisalide e quante farfalla? Non lo saprà giammai, e pure sente di avere le ali..."(E. Schuré, I Grandi Iniziati, Vol. II - Pitagora)
Eppure sente di avere le ali.
Torna a farsi sentire in questi hard times for dreamers l'antibiotico per i nostri mal di stomaco esistenziali. La lettura. Che si batte forte sul petto e digrigna dolcemente "sono qua".