martedì 31 gennaio 2012

Eppure sente di avere le ali.

"Cos'è dunque l'umile Psiche in origine? Un soffio che passa, un seme che ondeggia, un uccello battuto dai venti, che emigra di vita in vita. E tuttavia, di naufragio in naufragio, attraverso milioni di anni, è diventata la figlia di Dio, e non ha più altra patria che il cielo! Ecco perché la poesia greca, con un simbolismo così profondo e così luminoso, ha paragonato l'anima ad un insetto alato, ora verme della terra, ora farfalla celeste. Quante volte è stata essa crisalide e quante farfalla? Non lo saprà giammai, e pure sente di avere le ali..."
(E. Schuré, I Grandi Iniziati, Vol. II - Pitagora) 
Eppure sente di avere le ali.
Torna a farsi sentire in questi hard times for dreamers l'antibiotico per i nostri mal di stomaco esistenziali. La lettura. Che si batte forte sul petto e digrigna dolcemente "sono qua".

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